Oggi sarà inaugurato l'impianto laser per la fusione nucleare americano E-mail
Scritto da Roberto Inchingolo   
Venerdì 29 Maggio 2009 13:57
Aprirà oggi dopo 15 anni di costruzione il National Ignition Facility (Nif), l'edificio che ospiterà un gigantesco cannone laser capace di produrre la tanto desiderata fusione nucleare. L'edificio, situato nei laboratori nazionali di Livermore, nel cuore della California, è costato 3,5 mld di dollari e sarà inaugurato dal Segretario dell'Energia USA Stephen Chu e dal Governatore della California Arnold Schwarzenegger. "Questo impianto - ha detto Schwarzenegger - rivoluzionerà il futuro dell'energia". L'impianto comincerà a funzionare gradualmente nei prossimi 12 mesi, mentre i primi esperimenti sono previsti per il 2010. Per Derek Stork, dell' UKEA (United Kingdom Atomic Energy Authority) se il cannone funzionerà come programmato "sarà il primo reattore a fusione a produrre più energia di quella che consuma. Qualcosa che finora nessuno è stato capace di ottenere". Il cannone utilizzerà i laser più grandi e più potenti finora costruiti, sparando 192 raggi all'interno di una camera contenente sfere di idrogeno ghiacciato e creando una violentissima esplosione controllata della durata di 5 miliardesimi di secondo. Le sferette di idrogeno, larghe 2 millimetri, ognuna dal costo di 40.000 dollari, contengono deuterio e trizio, isotopi dell'idrogeno molto abbondanti in natura. Colpite dall'onda d'urto generata dal laser, le sfere collasseranno a 1.500.000 km all'ora verso il centro della camera, generando una radiazione di raggi X che riscalda ulteriormente il nucleo della camera e alimenta la fusione. La temperatura che si genera da questo scontro è di cento milioni di gradi, una situazione paragonabile a quella dei nuclei delle stelle. A questa temperatura gli atomi di idrogeno fondono tra di loro, producendo atomi di elio e liberando quantità di energia molto superiori a quelle immesse. John Parris, dell'HiPER Project (High Power laser Energy Research), sostiene che il progetto rivoluzionerà completamente gli equilibri energetici globali. "Un chilometro cubo di acqua marina contiene abbastanza idrogeno per assicurare un'energia pari a quella prodotta dall'attuale riserva globale di petrolio. Gli attuali problemi di sicurezza internazionale causati dalla distrubuzione ineguale delle risorse energetiche sono destinati a scomparire". Il cannone laser dovrà superare diverse difficoltà tecniche prima di poter funzionare a pieno regime. Attualmente è capace di sparare solo poche volte al giorno e le sfere di idrogeno vanno sostituite con cura tra uno sparo e l'altro, ma i ricercatori stanno già lavorando per portare la macchina a pieno regime. L'obiettivo da raggiungere è uno sparo ogni 10 secondi, proiettando le sfere di idrogeno a mezz'aria tra un colpo e l'altro nella camera di fusione, producendo enormi quantità di energia da carburanti abbondanti a ciclo continuo.
 












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