La pulsar che batte ad altissima energia
Scritto da INFN INAF   
Giovedì 16 Ottobre 2008 16:48
A 6000 anni luce dalla Terra c’è una stella che pulsa con “battiti” ad altissima energia mai osservati prima. Un telescopio europeo ha infatti visto una stella di neutroni, con un diametro pari a 10 km (poco più della metà di Roma all’interno del raccordo anulare) e una densità altissima (un cucchiaio di materia peserebbe come una montagna sulla Terra) emettere pulsazioni di raggi gamma ad una energia mai raggiunta finora. La scoperta è pubblicata sull’ultimo numero della rivista scientifica americana Science. Il telescopio si chiama Magic (Major Atmospheric Gamma-ray Imaging Cherenkov), si trova sull’isola La Palma alle Canarie, è stato costruito ed è gestito da una vasta collaborazione internazionale, di circa 150 ricercatori provenienti principalmente da Germania, Italia, Spagna. Per l’Italia collaborano l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), l’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e le Università di Padova, Siena e Udine; la componente italiana ha realizzato il riflettore e gran parte dell’elettronica e del software. Il riflettore, di 17 metri di diametro e 240 metri quadrati di superficie, fa di Magic il più grande telescopio al mondo. La scoperta è stata fatta osservando la pulsar del Granchio, una stella di neutroni in rotazione veloce (circa 30 volte al secondo), che fornisce energia alla famosa nebulosa del Granchio nella costellazione del Toro. E' il resto della esplosione di una supernova che si è verificata nel 1054, e che ha creato un oggetto che è rimasto visibile a occhio nudo anche di giorno per alcune settimane, luminoso come il pianeta Venere. “Le misure di Magic mostrano che lo spettro di emissione pulsata termina bruscamente a un’energia di qualche decina di GeV (un GeV è all’incirca l'energia necessaria per creare un atomo di idrogeno attraverso il meccanismo di conversione di energia in massa descritto dalla famosa relazione di Einstein E = mc2): questa è l’energia pulsata più alta mai osservata” - afferma Alessandro De Angelis, responsabile per l'INFN dell'esperimento Magic, e professore all'Università di Udine. “Il meccanismo di emissione degli impulsi elettromagnetici  periodici è un mistero ancora irrisolto. Questi risultati indicano che la regione di emissione dell’energia non si trova nelle vicinanze della superficie della pulsar; l’alta energia osservata non potrebbe convivere con campi magnetici troppo intensi” - spiega Marco Salvati, coordinatore dei ricercatori dell'INAF di Magic.
 












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