SoRa vola nella stratosfera per vedere se c'è acqua su Marte
Scritto da Emanuele Perugini   
Mercoledì 01 Luglio 2009 12:51
E' partita questa notte alle due dalla base spaziale nelle Isole Svalbard la missione SoRa (Sounding Radar). A portare in volo la sonda dell'Agenzia Spaziale italiana (Asi) un pallone stratosferico. Attualmente il pallone si trova a 17.000 metri di altitudine sopra il Polo Nord e tutta  la strumentazione scientifica funziona a dovere.
SoRa è una missione  di breve durata (il viaggio durerà quattro giorni) e dai costi particolarmente contenuti, ma che fornirà risultati di grande interesse scientifico per lo studio di pianeti extraterrestri, in primo luogo Marte. SoRa è stato lanciata dalla base "Nobile/Amundsen Stratospheric Balloon Center" grazie a un accordo di durata quinquennale stipulato nel 2008 con l’Agenzia spaziale norvegese Andøya Rocket Range (ARR). L'Agenzia Spaziale Italiana ha una lunga tradizione di lanci di palloni stratosferici dalla base "L. Broglio" di Trapani-Milo.
Il payload principale della missione SoRa è costituito da una riproduzione molto fedele del radar SHARAD attualmente a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter”, spiega Enrico Flamini, responsabile dell’Unità Osservazione dell’Universo dell’ASI. “Si tratta di un radar a penetrazione in grado di scandagliare il sottosuolo. In questo modo sarà possibile acquisire un set di dati di riferimento che potremo confrontare con quelli ottenuti esplorando la superficie del Pianeta Rosso”.
Finora, le osservazioni radar di Marte hanno permesso di ottenere una gran mole di informazioni sulla stratigrafia del terreno marziano. Tuttavia, non è ancora possibile escludere ambiguità sulla natura dei materiali osservati: per esempio, è acqua o ghiaccio ciò che le sonde marziane hanno rilevato? “SoRa effettuerà misurazioni sul territorio idrogeologico terrestre, già noto, e ci consentirà così di migliorare le nostre capacità interpretative dei dati. Potremo sperimentare nuovi e più accurati algoritmi alla base della cosiddetta inversione completa del dato, il processo per risalire dal riflesso del segnale radar alla natura di ciò che si è rilevato, particolarmente utile nelle missioni su altri pianeti”, prosegue Flamini.
La missione ha anche un altro obiettivo che riguarda più da vicino il nostro pianeta e il suo stato di salute. “Sorvolando la Groenlandia SoRa misurerà lo spessore dei ghiacci e analizzerà il pak artico, dando indicazioni utili sugli effetti dei cambiamenti climatici”, prosegue Flamini.
 












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