L'Italia manda una donna sulla Luna |
Scritto da Emanuele Perugini |
Mercoledì 20 Maggio 2009 14:01 |
Si chiamano Luca Salvo Parmitano e Samantha Cristoforetti i due nuovi astronauti scelti dall'Agenzia Spaziale Europea per le nuove missioni nello spazio. Lei è la prima donna italiana ad andare nello spazio. A nominarli, nel corso di una conferenza stampa a Parigi lo stesso direttore dell'Esa Jean Jaques Dordain che ha presentato la nuova squadra di astronauti europei alla presenza del ministro dell'istruzione e della ricerca Maria stella Gelmini, del generale Vincenzo Camporini, capo di stato maggiore della Difesa, del generale Daniele Tei, capo di Stato Maggiore dell'Aereonautica militare e da Enrico Saggese, commissario dell'Agenzia paziale italiana (Asi). Entrambi i due nuovi astronauti italiani sono ufficiali dell'Aereonautica militare con alle spalle una certa esperienza di volo. Il capitano Parmitano, classe 1976, viene da Paternò in provincia di Catania. Si è laureato alla Federico II di Napoli in scienze politiche e poi è diventato pilota di jet. La sua è una carriera da pilota puro che lo ha portato a partecipare anche a missioni importanti come quelle sui cieli della Bosnia e a conseguire la medaglia d'argento al valore aereonautico. E' sposato e ha una figlia di nome Sara. Si è infatti laureta a Monaco in ingegneria meccanica con la specializzazione in propulsione aerospaziale e poi ha conseguito una esperienza diretta in diversi centri di ricerca, tra cui quello francese di Tolosa dove si costruiscono i motori destinati a razzi Ariane. Samantha Cristoforetti è nubile, pratica lo yoga, adora il mare, tanto da avere anche un brevetto da sub, e la montagna, perchè è anche speleologa e appassionata di mountain bike. "Mi chiamo Samantha Cristoforetti, ho 32 anni, sono europea di nazionalità italiana". Sono queste le parole che ha scelto di usare per la sua presentazione ufficiale alla conferenza stampa in corso a Parigi nella sede dell'Agenzia Spaziale Europea la prima donna astronauta italiana. "Per me - ha detto Cristoforetti - diventare astronauta è il compimento di un sogno al quale ho sempre creduto fin da bambina. Ringrazio quindi la mia famiglia, tutti gli amici e l'Areonautica militare italiana che mi hanno così fortemente sostenuto nel corso delle selezioni". "E ringrazio anche Simona di Pippo responsabile del settore voli umani deell'Esa e Jean Jaques Dordain, presidente di Esa per avermi scelto e per avermi dato la possibilità di fare quello che considero il miglior lavoro del mondo". |