E se le funzioni d'onda fossero stati reali, il gatto sarebbe vivo o morto?
Scritto da Roberto Inchingolo   
Mercoledì 09 Maggio 2012 15:59

Londra, 9 mag - Le funzioni d'onda (le entita' che determinano la probabilita' di differenti risultati nella misurazione delle particelle quantistiche) potrebbero non essere solo delle formule statistiche, ma dei veri stati in cui si trovano le particelle. E' quanto sostiene un controverso studio, proposto per la prima volta nel novermbre 2011 ma pubblicato solo recentemente da Nature Physics. "La matematica non lascia dubbi: le funzioni d'onda non sono solo uno strumento statistico con cui i fisici prevedono lo stato di una particella, ma lo stato oggettivo di un sistema quantistico" ha detto Jonathan Barrett, fisico dell'University of London, tra gli autori dello studio.

"Le persone sono rimaste emotivamente attaccate al concetto di funzione d'onda come formula statistica senza una ragione razionale. E' meglio avere un teorema a disposizione invece". E'la prima volta che gli autori parlano pubblicamente del loro studio, considerato da alcuni scienziati uno dei piu' rivoluzionari nel campo, dato che la pubblicazione era ancora in sospeso. Nella fisica quantistica, le funzioni d'onda rappresentano stati di incertezza sullo stato di una particella: andandolo a misurare, lo si altera inevitabilmente. L'esempio classico e' quello del gatto nella scatola elaborato da Erwin Schrödinger, pionere della fisica quantistica. Quando apriamo la scatola, interagiamo con la materia osservata e la funzione d'onda collassa, determinando se il gatto muore o vive. (AGI) (Segue)

 


"L'interpretazione di Schrödinger e' che dato che non sappiamo se il gatto e' vivo o morto prima di aprire la scatola, il gatto e' sia vivo che morto allo stesso tempo. Ma non tutti accettano questa interpretazione, Einstein tra tutti: per lui, la funzione d'onda riflette semplicemente l'incertezza dello sperimentatore: il gatto o e' vivo o e' morto, ma noi non lo sappiamo. La funzione d'onda e' quindi una semplice statistica che non riflette la realta'" ha spiegato Barret. "Il nostro nuovo teorema, invece, dimostra che questi diversi stati fisici sono oggettivamente reali. Considerare semplicemente la funzione d'onda come incertezza dell'osservatore non permette infatti di riprodurre le previsioni del teorema di Bell, altro importantissimo elemento della fisica quantistica". Per alcuni fisici, lo studio di Barret e colleghi, incompatibile con le attuali teorie della meccanica quantistica, potrebbe aiutare a scovare le incongruenze matematiche e osservazionali della teoria, al punto da rivoluzionarla completamente o dimostrarne l'inesattezza. Il team guidato da Barret passera' ora a test sperimentali basati sui nuovi risultati del teorema.

 












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