La crisi di mezza età non esiste più. La vita inizia dopo gli anta E-mail
Scritto da Valentina Arcovio   
Venerdì 22 Gennaio 2010 16:12

Elliot Jacques ha coniato il termine 'crisi di mezza eta'' ben 40 anni fa, quando la vita media di un uomo era di 70 anni e la 'mezza eta'' arrivava ai 35 anni. Secondo lo scienziato, gli individui che raggiungono questa fase intermedia devono aspettarsi un abbassamento della qualita' della loro vita che molti cercano di compensare con un auto sportiva nuova o instaurando relazioni extra-coniugali.
Ora però l'ormai nota 'crisi di mezza eta'' si e' praticamente estinta. Almeno secondo Carlo Strenger del Dipartimento di Psicologia dell'Universita' di Tel Aviv. In uno studio pubblicato sulla rivista Harvard Business Review e sulla rivista Psychoanalytic Psychology, Strenger ha detto che la 'mezza eta'' e' il periodo migliore della vita per crescere e prosperare.
''Le persone ora vivono più a lungo - ha spiegato - e vivono una vita piu' piena. Abbiamo messo da parte questo stereotipo per cominciare a pensare in termini di 'transizione di mezza eta'' piuttosto che di 'crisi di mezza eta'''.
''Se fai un uso proficuo di quello che hai scoperto su di te nella prima parte della tua vita - ha detto - la seconda meta' puo' essere piu' appagante''.
Secondo questa tesi, le persone fanno la maggior parte delle scelte piu' importanti della vita prima di conoscere realmente se' stessi e cosa veramente si vuole. A 30 anni circa la maggior parte delle persone hanno deciso di sposarsi, di comprare una casa e hanno scelto il lavoro della propria vita. 'Ma a questa eta' - ha detti Strenger - le persone hanno ancora la parte migliore della loro vita davanti''.
Le buone notizie sono due: si vive di piu' e la crisi di mezza eta' non esiste piu'. Inoltre la scienza ha gia' ampiamente dimostrato che l'idea che il cervello inizi a deteriorarsi dopo i 40 anni e' sbagliata.
''Che la vita sia piu' ricca e feconda dopo i 50 anni e' la possibilita' piu' realistica'', ha sottolineato lo psicologo.
Strenger ha poi elencato quattro consigli utili per evitare che una volta raggiunta la seconda meta' della vita ci si faccia prendere da crisi. Il primo suggerimento e' quello di sforzarsi a pensare che quello che ci si aspetta dopo gli anta sara' piu' bello di cio' che e' successo prima. Magari, secondo lo psicologo, la cosa migliore sarebbe impegnarsi in qualche nuovo progetto.
Il secondo consiglio consiste nel riflettere su cosa si e' imparato su se' stessi nella prima parte della propria vita: la consapevolezza che si raggiunge dopo gli anta puo' aiutarci a essere piu' forti e decisi nelle scelte future, senza farsi condizionare dai genitori o dalla societa' che ha influenzato tutta la prima parte della propria vita.
Il terzo suggerimento e' quello di non aver paura dei cambiamenti. ''Una volta che ti rendi conto - ha detto Strenger - di quanto tempo hai perso in questo mondo, troverete che ne vale davvero la pena investire le proprie energie per cambiare. Ad esempio una nuova scelta lavorativa non sarebbe una mossa irragionevole. Le probabilita' di successo saranno piu' alte perche' le nuove scelte sono basate su conoscenze ed esperienze piuttosto che da una giovane e cieca ambizione''.
Infine, Strenger consiglia di condividere i propri pensieri con amici, famiglia e colleghi. Secondo lo psicologo, discutere dei cambiamenti importanti che si vorrebbero fare non puo' far altro che bene.

 

 












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