Molte persone amano il rischio e l'azzardo, anche in campo economico, scegliendo ad esempio pagamenti a lungo termine. Tuttavia, queste stesse persone spesso hanno un'atteggiamento opposto e tendono ad abbassare i rischi, ad esempio acquistando assicurazioni per l'auto o per la casa. Questo comportamento contraddittorio potrebbe avere una spiegazione genetica, come emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista PLoS One e frutto della collaborazione di ricercatori israeliani e asiatici.
''Le persone scelgono allo stesso tempo comportamenti cauti e rischiosi che comportano grandi perdite'', ha spiegato Richard Ebstein, genetista della Hebrew University di Gerusalemme. ''Questo paradosso - ha continuato - ha messo in difficolta' tutti gli economisti per anni. Sappiamo che cio' puo' essere dovuto a ragioni neurologiche e genetiche, ma il meccanismo alla base di questo comportamento e' sempre rimasto ignoto''.
Ebstein, assieme ad economisti della National University of Singapore e della Hong Kong University of Science and Technology ha allora provato ad analizzare le ragioni psicologiche e biologiche che spingono le persone a stipulare un contratto di assicurazione e allo stesso tempo giocare alla lotteria. ''Abbiamo condotto un esperimento su 350 partecipanti, che dovevano affrontare diversi compiti come decidere quanto scommettere in una partita di gioco d'azzardo o quanti soldi assicurare'', ha spiegato Ebstein. ''Abbiamo scoperto che le variazioni di un certo gene ben conosciuto, detto monoammina ossidasi A (MAOA) sono determinanti per quale tipo di comportamento viene preferito'', ha aggiunto.
I soggetti con una variazione del gene MAOA che lo rende piu' attivo erano caratterizzati dalla preferenza per comportamenti rischiosi, come pagamenti a lungo termine, rispetto ai soggetti con la variazione meno attiva. ''Si tratta del primo risultato che collega la preferenza verso un certo comportamento economico ad un gene specifico, che ci permette di tracciare un quadro piu' ampio del perche' una persona possa avere comportamenti cosi' contraddittori'', ha concluso Ebstein.