Scanner cerebrale per smascherare le promesse che non verranno mantenute E-mail
Scritto da Valentina Arcovio   
Venerdì 11 Dicembre 2009 13:50

 Le promesse esistono per essere alcune volte non mantenute. Questo rende quindi difficile saper se una promessa sara' realmente onorata o meno. Ora un gruppo di ricercatori dell'Universita' di Zurigo sono riusciti a trovare un modo per smascherare i violatori di promesse. In uno studio pubblicato sulla rivista Neuron, hanno infatti individuato i meccanismi fisiologici del cervello che sono alla base delle promesse non mantenute. Grazie a questa scoperta, ora abbiamo a disposizione nuovi modelli di attivita' cerebrale che consentono di rivelare se una persona ha intenzione o meno di rompere una promessa. In questo modo si avra' anche la possibilita' di utilizzare scansioni cerebrali per rivelare le vere intenzioni dei criminali che chiedono la liberta' vigilata. Un po' come nel film di Tom Cruise, Minority Report, in cui si riuscivano a fermare i crimini prima che questi venissero realmente compiuti.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno utilizzato la risonanza magnetica funzionale (fMRI) per fotografare le promesse. Un gruppo di volontari e' stato invitato a partecipare a un gioco di fiducia che coinvolgeva un investitore e un fiduciario. Nell'esperimento all'investitore sono stati dati soldi veri che potevano usare per investirli in un fiduciario con lo scopo di aumentarne la quantita' di 5 volte con il rischio pero' di essere ingannati dal fiduciario che si sarebbe tenuto tutti i soldi per se'. Il gioco e' stato eseguito due volte: la prima in cui gli investitori dovevano semplicemente indovinare se i fiduciari avrebbero condiviso la vincita e poi dovevano decidere se investire o meno il denaro, la seconda volta i fiduciari dovevano promettere in maniera non vincolante di condividere la vincita con l'investitore.
Quasi tutti i fiduciari hanno promesso di condividere le proprie vincite in modo da convincere gli investitori a dare loro il denaro. Ma mentri alcuni di loro sono rimasti fedeli alla promessa, altri l'hanno rotta, tenendo per se' tutta la vincita.
I ricercatori hanno sottoposto i fiduciari a scansioni cerebrali durante entrambi i giochi, in particolare quando i fiduciari dovevano promettere agli investitori di voler condividere la vincita. Dalle immagini gli scienziati hanno individuato alcune zone del cervello diventate piu' attive quando i fiduciari che hanno rotto la promessa. Queste regioni - la corteccia prefrontale dorsolaterale, la corteccia anteriore ciongolata e l'amigdala - sono note per essere coinvolte nelle emozioni. Esse potrebbero rivelare un conflitto emotivo di una persona che sa di fare qualcosa di sbagliato o che si sente in colpa.
''Anche se le persone sono consapevoli del fatto che stanno facendo una cosa sbagliata - ha spiegato Thomas Baumgartner, coordinatore dello studio - non hanno in realta' ancora fatto nulla. Hanno cioe' la possibilita' di porre rimedio alla situazione e di fare la cosa giusta''.
Baumgartner immagina un futuro in cui gli scanner cerebrali potrebbero aiutare gli psichiatri a decidere se rilasciare o meno i criminali che promettono di non ricascare negli stessi errori commessi prima. Tuttavia, il ricercatore ha ammesso che una scansione probabilmente non sarebbe stata in grado di prevedere se una persona che non ha intenzione di rompere una promessa finira' alla fine per farlo. Si potrebbe non smascherare neanche le false promesse fatte da persone che non sentono alcun conflitto emotivo quando mentono.
''Possiamo pero' ancora vedere qualche conflitto'', ha precisato  Baumgartner. ''Le aree del cevello - ha concluso - potrebbero registrare un conflitto tra il dire e il fare qualcosa in futuro anche quando si sa che non la si fara'. Questo settore ha pero' bisogni di piu' ricerca''.

 












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