Studio, la felicità vale meno della tristezza E-mail
Martedì 17 Novembre 2009 14:27

Si dice che la felicita' non ha prezzo, ma Paul Frijters, economista australiano, si permette di dissentire. Autore di un nuovo studio della durata di 8 anni e che ha coivolto oltre 10 mila persone, Frijters ritiene di aver dato un prezzo ad eventi felici o tristi che contraddistinguono la vita umana, come matrimonio, trasloco o perdita di una persona cara.
''Limpatto di questi eventi e' determinabile, ed ha un valore economico'', ha detto Frijters intervistato dal Sydney Morning Herald. ''Quello che risulta e' che gli eventi felici  - ha continuato - hanno scarso valore economico. Inoltre, ci sono forti differenze nel valore economico di questi eventi a seconda del sesso''.
Gli uomini, secondo Frijters, sono infatti molto piu' esaltati da eventi felici e molto piu' depressi in seguito a quelli tristi rispetto alle donne.
''Per un uomo australiano un matrimonio vale circa 19 mila euro, mentre per le donne vale solo la meta'. Gli uomini inoltre sono molto piu' colpiti da un divorzio (che per loro vale una perdita di 68 mila euro) rispetto alle donne (che ne perderebbero solo 5.000)'', ha spiegato Frijters, che ha seguito i soggetti partecipanti all'esperimento per un anno chiedendo loro di valutare il valore degli eventi della loro vita.
''Questo mi ha permesso di assegnare un valore monetario alle esperienze felici o tristi delle loro vite'', ha detto Frijters. ''C'e' una forte asimmetria tra la vita e la morte: per un uomo la nascita di un figlio vale 20 mila euro, un lutto una perdita 370 mila euro. Gli essere umani tendono a valutare piu' le perdite che i guadagni: la felicita', rispetto alla tristezza, vale molto poco'', ha concluso.

 












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