Lavorare di notte può essere pericoloso per la salute E-mail
Scritto da Cordis   
Venerdì 21 Gennaio 2011 15:19

I turni di lavoro potrebbero essere piu' pericolosi per la nostra salute di quanto ritenuto in precedenza. Secondo uno studio europeo, sbilanciare l'orologio interno del corpo lavorando di notte potrebbe avere un effetto diretto sul nostro corredo genetico, provocando cosi' molteplici disturbi metabolici e psicologici a lungo termine. La ricerca, riportata dal notiziario Cordis, ha ricevuto 730mila euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale.
Gli scienziati dalla Christian-Albrechts-Universitaet zu Kiel in Germania e dall'Universita' di Odense in Danimarca hanno scoperto che chi lavora su turni non e' in grado di rispettare il naturale ritmo sonno/veglia basato sul ciclo del giorno e della notte. Il suo orologio interno quindi diventerebbe sbilanciato. I ricercatori hanno scoperto che questo potrebbe avere un effetto diretto sul nostro corredo genetico e sui geni contenuti in questo materiale.
''L'attivita' dei geni e' controllata da piccoli interruttori sul DNA, conosciuti come metilazione del DNA'', ha spiegato Ole Ammerpohl, genetista umano alla Christian-Albrechts-Universitaet zu Kiel. ''Questa metilazione del DNA - ha proseguito - si modifica per adattarsi ai cambiamenti delle condizioni ambientali e puo' essere trasmessa persino alle generazioni successive''. Il ricercatore ha fatto notare che le conseguenze di tali cambiamenti possono consistere in molteplici disturbi metabolici che, a lungo termine, possono essere accompagnati da una serie di malattie, compresi disturbi psicologici e persino inabilita' al lavoro.
Fino a soltanto poche generazioni fa, la gente si alzava all'alba e andava a letto quando faceva buio. ''Allo scopo di adattarsi a questo, i nostri corpi si sono evoluti nel corso dei secoli per sviluppare un sofisticato sistema di trasmettitori che controllano il ciclo sonno/veglia e consentono al corpo di rigenerarsi a sufficienza'', ha spiegato Manuela Dittmar della Christian-Albrechts-Universitaet zu Kiel.
Tuttavia, fa notare, nel corso degli ultimi decenni i nostri stili di vita sono cambiati drasticamente e le ore di lavoro non sono piu' basate sulla durata del giorno. ''A sempre piu' persone viene richiesto di lavorare su turni'', ha detto Dittmar. ''Le conseguenze, per coloro che ne vengono colpiti, comprendono - ha aggiunto - una piu' alta incidenza di malattie tipiche della civilizzazione che possono arrivare alla sindrome da burnout e a una disabilita' precoce''.
Allo scopo di comprendere pienamente i cambiamenti al corpo umano indotti da questi fattori, il team di ricerca ha esaminato coppie di gemelli provenienti dalla Danimarca usando metodi molecolari-biologici. In ciascuna coppia, un gemello lavorava su turni. ''Il vantaggio dato dall'esame di gemelli identici e' che entrambi sono in pratica geneticamente uguali e gli effetti dello stile di vita possono essere identificati piu' facilmente'', ha spiegato Ammerpohl. ''Ecco perche' e' fondamentale lavorare assieme al registro nazionale gemelli danese, che da molti anni sta esaminando i gemelli per quanto riguarda aspetti medici e professionali''.
Secondo gli scienziati, oltre al lavoro su turni, anche l'alimentazione e i pattern di sonno facilitano lo sviluppo di disturbi metabolici. Il progetto non solo ha esaminato la metilazione del DNA e le variazioni genetiche, esso si e' occupato anche del comportamento alimentare dei gemelli, della qualita' del sonno ottenuto, oltre ai livelli ormonali e del sangue come la glicemia e i trigliceridi. Ad esempio, essi hanno esaminato se i livelli del cortisolo, l'ormone dello stress, cambiavano nelle persone come conseguenza dei turni di lavoro. L'obbiettivo a lungo termine dello studio e' quello di sviluppare misure preventive per ridurre il rischio che in futuro si sviluppino disturbi metabolici e del sonno.

 












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