Gb: aperta indagine su suicidio assistito in Svizzera di una vedova non malata terminale E-mail
Scritto da Valentina Arcovio   
Lunedì 12 Aprile 2010 12:29

Kathleen Dobson, 74 anni, non soffriva di alcuna malattia terminale. L'unico suo problema era legato all'artrite reumatoide e alla depressionme. Gli amici dicono che il suo tenore di vita era abbastanza dignitoso: guidava l'auto e aveva una buona vita sociale. Ma il 5 settembre del 2008, la signora Dobson si è recata da Guernsey (Gb) in Svizzera, alla clinica Dignitas, che pratica il suicidio assistito, insieme a due dei suoi tre figli per bere il cocktail mortale e porre fine alla sua vita.
Il suo terzo figlio Robert Carlton, crede invece che la clinica non era autorizzata ad aiutare la mamma a morire visto che lui non era stato messo a conoscenza delle sue intenzioni, condizione ritenuta indispensabile per usufruire di questo servizio. Ora la polizia ha aperto le indagini, secondo quanto riporta il quotidiano britannico Daily Telegraph.
''Sono stato tenuto all'oscuro della sua visita alla Dignitas e non mi e' stato spedito nessun documento da loro e ne' da chiunque altro'', racconta Carlton.
''Se fossi stato consapevole di quello che stava succedendo - ha continuato - sarei volato a Guernsey per porre fine a tutto. Lei (la mamma) non era malata terminale e l'ultima volta che ho parlato con lei, domenica 31 agosto del 2008, sembrava di buon umore. Non ha dato alcun sentore che stava per togliersi la vita e non mi ha detto che il mio nome e' stato usato per la validazione dei documenti per Dignitas. A mio avviso, Dignitas si e' comportata spaventosamente e le sue azioni hanno bisogno di essere controllate a fondo''.
Carlton ha anche messo in discussione una modifica delle volonta' di sua madre effettuata nel giugno del 2008, in cui la donna ha deciso di lasciare ai suoi fratelli buona parte dell'eredita'.
Robert Carlton ha detto di aver parlato con sua madre diverse volte ogni settimana e che non ha mai saputo di questi cambiamenti nel testamento e dei suoi progetti con la clinica Dignitas. Robert ha ricevuto soltanto un documento dopo che la madre e' morta. Se avesse saputo prima quanto stava per succedere, il figlio ignaro ha detto che avrebbe fatto tutto il necessario per dissuaderla e l'avrebbe accompagnato a consultare un medico per curare la sua depressione.

 

 












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