Sostenza delle pentole antiaderenti associata a problemi alla tiroide E-mail
Scritto da Valentina Arcovio   
Giovedì 21 Gennaio 2010 12:56

Una sostanza chimica trovata nelle pentole antiaderenti e nelle confezioni di alcuni prodotti alimentari e' associata alle malattie della tiroide. Queste le conclusioni di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della University of Exeter e pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives.
La sostanza in questione e' il 'PFOA' (acido perfluorottanico e si trova quasi dappertutto in casa. Precedenti studi l'hanno collegato al rischio cancro. Ora e' stata nuovamente messa sul banco degli imputati. Lo studio ha infatti dimostrato che livelli elevati di questa sostanza nel sangue sono collegati a un maggior rischio di sviluppare malattie alla tiroide.
Il rischio e' raddoppiato per le donne in quanto sono piu' sensibili ai problemi alla tiroide.
PFOA e' utilizzata dalle industrie nei prodotti di consumo piu' diffusi ed e' una sostanza che diventa instabile ad alte temperature. Puo' entrare nell'organismo tramite ingestione o attraverso la respirazione. E non c'e' modo per eliminarla dal sangue.
''Si e' sospettato a lungo che le concentrazioni di PFOA - ha spiegato l'epidemiologo David Melzer - potrebbero essere legate a cambiamenti nei livelli degli ormoni tiroidei. La nostra analisi mostra che nella popolazione adulta 'ordinaria' vi e' un solido legame statistico tra concentrazioni piu' elevate di PFOA nel sangue e malattie della tiroide''.
Tuttavia, molti altri esperti non hanno trovato alcuna associazione. Preoccupazioni per  PFOA e anche per una sostanza simile, PFOS, sono state sollevate nel 1990 e hanno portato i capi della sicurezza degli Stati Uniti a collegarli al cancro. I produttori hanno poi deciso di eliminarle entro il 2015.
Ora i ricercatori britannici hanno analizzato i dati provenienti da ricerche effettuate dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie.
I campioni analizzati sono stati prelevati su quasi 4 mila adulti tra il 1999 e il 2006. Ebbene, i ricercatori hanno scoperto che quelli che avevano il 25 per cento in piu' di concentrazione di PFOA avevano oltre il doppio delle probbilita' di sviluppare malattie alla tiroide rispetto agli individui che invece avevano un livello del 50 per cento piu' basso di concentrazione di PFOA.
Lo studio ha anche mostrato che le donne sono piu' a rischio degli uomini.
Precedenti studi condotti sugli animali hanno dimostrato che questi composti possono influenzare il normale comportamento del sistema ormonale tiroideo. Quest'ultimo e' essenziale per mantenere la frequenza cardiaca, per regolare la temperatura corporea e supportare altre funzione dell'organismo, incluso il metabolismo, la riproduzione, la digestione e la salute mentale.
''I nostri risultati - ha detto Tamara Galloway, docente di Ecotossicologia presso la University of Exeter e una delle autrici dello studio - evidenziano una reale necessita' di ulteriori ricerche sugli effetti per la salute umana dell'esposizione a basso livello di sostanze chimiche presenti nell'ambiente, come PFOA ,che sono onnipresenti nelle case delle persone''.

 












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