Scoperte zanzare ibride che possono diffondere piu' facilmente West Nile virus in Europa E-mail
Mercoledì 09 Dicembre 2009 13:45
La febbre del West Nile, potenzialmente letale per l'essere umano, potrebbe diffondersi in Europa più facilemente di quanto si riteneva. La febbre, causata da un virus trasportato dalle zanzare della specie Culex pipiens, non colpisce gli esseri umani nelle zone temperate perchè la popolazione che le trasporta morde solo gli uccelli. Tuttavia, i ricercatori del Centre for Malaria and Tropical diseases  e dell'Institute of Hygiene and Tropical Medicine in Portogallo hanno scoperto un alto numero di ibridi tra questa popolazione di zanzare ed un'altra che non trasporta il virus ma che morde gli esseri umani. "Questi ibridi, nutrendosi del sangue sia degli esseri umani che degli uccelli, potrebbero agire come vettore trasmettendo la malattia agli esseri umani" ha detto  Bruno Gomes, autore dello studio pubblicato sulla rivista BMC Evolutionary Biology e condotto in Portogallo in seguito alla scoperta di zanzare infette e di diversi casi di West Nile nel paese. "Il virus è originario dell'Africa, dove è di solito raro e non letale. Anche se gli ospiti finali del virus sono di solito gli uccelli, grazie al morso delle zanzare il virus può trasmettersi anche all'uomo. L'infezione causa di solito pochi sintomi febbrili, ma in alcuni casi sono possibili complicazioni neurologiche gravi come meningiti ed encefaliti, ed in alcuni casi anche la morte" ha spiegato Gomes. "In Europa e negli Stati Uniti il virus è giunto trasportato dalla Culex pipiens, la specie più abbondante di zanzara nei climi temperati. Questa specie si divide in due sottospecie, la pipiens pipiens e la pipiens molestus (che colpisce l'uomo). Finora il West Nile era trasportato solo dalla prima, ma da qualche anno sono stati riportati casi di ibridi tra le due sottospecie, capaci di nutrirsi di sangue umano e di uccello. Casi di infezione sporadica negli umani si sono già verificati nel sud Europa". Gomes e colleghi hanno raccolto esemplari delle due sottospecie in tutto il Portogallo per confrontarne la vicinanza genetica e verificare lo stato dell'ibridazione. "Le due sottospecie sono geneticamente molto differenti, così come riscontrato nel nord dell'Europa. Tuttavia" ha spiegato Gomes "se lasciate libere di riprodursi, le due sottospecie danno origine ad un grande numero di ibridi, fino al 15 per cento della prole. Un numero simile di ibridi è stato riscontrato nelle zanzare americane, proprio durante un focolaio di West Nile". Per i ricercatori, è possibile che un focolaio simile a quello americano si ripeta in Europa, dato il numero simile di ibridi. "Tuttavia" conclude Gomes "dobbiamo considerare che il virus è arrivato negli USA da poco tempo, meno di 10 anni, e quindi la popolazione ha una resistenza ancora inadeguata alla malattia. Il virus è presente in Europa da più tempo: anche se un'epidemia di West Nile dovesse verificarsi, non sarebbe così severa come quella statunitense".
 












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