Scienziati USA: "servono nuove classificazioni per i genomi" E-mail
Giovedì 22 Ottobre 2009 12:29
"Servono nuovi standard per l'era dei genomi". Lo ha detto Patrick Chain del Los Alamos National Laboratory (Stati Uniti), che assieme ai suoi colleghi ricercatori ha proposto un nuovo tipo di standardizzazione dei genomi sequenziati per scopi scientifici, in modo da rendere più chiaro e trasparente al pubblico le informazioni raccolte. "Oggi sono numerose le informazioni genetiche su vari organismi raccolti per fini di ricerca. Oggi conosciamo i genomi completi di migliaia di organismi, tutti disponibili pubblicamente negli appositi archivi" ha spiegato Chain, in un articolo pubblicato su Science. "Tuttavia, a causa della complessità dei dati genetici, le informazioni possono essere molto lapidarie o confuse. Finora, i genomi sono stati classificati semplicemente come 'completati' oppure 'in corso di sequenziamento', lasciando molta incertezza sulla qualità dei dati. Incertezze che possono portare i ricercatori a sbagliare i loro metodi ed ottenere risultati falsati o poco affidabili". Ecco perchè Chain e colleghi propongono sei nuove classificazioni o "etichette" da apporre sui genomi sequenziati, per non lasciare spazio a dubbi sul tipo di informazione contenuta in ciascuno di essi. "Le possibilità vanno da 'sequenza in corso standard' a 'sequenza completa', che può contenere solo un errore di sequenziamento su 100mila paia di basi. Sono presenti anche diversi gradi intermedi" ha spiegato Chain. "Passando da soli 2 a 6 gradi di classificazione, potremo avere più certezze per la futura era della genomica. La nostra speranza è che anche il più piccolo gruppo di ricercatori di genomica sottoponga i loro risultati usando la nostra classificazione, in modo che la comunità scientifica sappia con precisione cosa hanno prodotto" ha concluso. 
 












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