Esperto GB: "la presenza del padre durante il parto è dannosa" E-mail
Lunedì 19 Ottobre 2009 13:09
La presenza del padre durante il parto è certamente di aiuto durante questa esperienza, ma potrebbe essere pericolosa per la salute della madre e del figlio. E' il parere di Michael Odent, ostetrico del Primal Health Research a Londra. "La presenza del marito o del compagno durante il parto aumenta le probabilità di incisione cesarea, di successivi divorzi e anche di malattie mentali nei bambini. Inoltre, rende il travaglio più lungo e doloroso, perchè la madre è distratta dall'ansia del padre" ha detto Odent, che presenterà i suoi risultati controversi al Royal College of Midwives Meeting a Manchester. "Il bilanciamento ormonale della madre è scompensato in presenza di uomini, anche se sono medici. La presenza maschile porta infatti le madri a produrre adrenalina, e a ridurre la produzione di ossitocina". Questo ormone è fondamentale nel parto, e la sua carenza renderebbe il travaglio più lungo. "Senza ossitocina non ci sono neanche le contrazioni necessarie, e tutto diventa più difficile" sostiene Odent. "La mascolinizzazione del parto ha aumentato il numero di parti cesarei. L'attrazione sessuale tra le coppie spesso sparisce. In più di 50 anni di esperienza in Francia, Inghilterra ed Africa, ho capito che il parto migliore è quello in cui la donna è da sola, assistita solo da un'ostetrica esperta. La presenza maschile va eliminata". "Odent non sta basando le sue parole su delle evidenze" è la critica di Duncan Fisher, del sito di assistenza Dad Info. "Non ci sono prove dei danni alla madre o al bambino portati dalla presenza del padre durante il parto. Inoltre, oggi la presenza di entrambi i genitori al parto ha anche degli aspetti culturali. La cosa più importante è che la madre si senta al sicuro durante questa esperienza".
 












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