Obesità: in Italia è un problema sottovalutato E-mail
Scritto da Epicentro   
Venerdì 09 Ottobre 2009 12:48
Nonostante l'obesita' infantile sia un problema reale e concreto in Italia, l'impatto e le conseguenze sembrano ancora poco percepite. Secondo le informazioni fornite da Okkio Salute (sistema di monitoraggio finalizzato alla raccolta di informazioni sulle abitudini alimentari e l'attivita' fisica nei bambini di 6-10 anni), nonostante piu' di un bambino su tre abbia un peso superiore a quello che dovrebbe avere, i genitori sottovalutano il problema.
Infatti, secondo quanto riportato dal sito di Epicentro, quasi quattro mamme su dieci di bambini con eccesso ponderale non ritengono che il proprio figlio abbia un peso eccessivo rispetto all'altezza. Molti genitori di bambini in sovrappeso (23 per cento) o obesi (49 per cento) sembrano sottovalutare la quantita' di cibo assunta dai propri figli. Tra le mamme di bambini fisicamente non attivi, una su due ritiene che il proprio figlio svolga un'attivita' motoria sufficiente.
Un'impressione confermata anche dai dati del Passi, secondo cui le persone in sovrappeso spesso, e le persone chiaramente obese a volte, non hanno l'esatta consapevolezza della propria condizione. Tra le persone sovrappeso, ben il 47 per cento ritiene il proprio peso giusto o troppo basso e quasi un obeso su dieci percepisce il proprio peso come adeguato.
Sono poco confortanti anche le abitudini e gli stili di vita, a cominciare da quelle dei piu' piccoli:
un bambino su dieci non fa colazione; otto bambini su dieci eccedono nella merenda di meta' mattina; un bambino su quattro non consuma quotidianamente frutta e verdura.
I dati dell'indagine 'OKkio alla Salute' mostrano anche che molti bambini non fanno movimento durante la giornata. Inoltre, quasi un bambino su due abusa di tv e videogiochi (per cui si raccomanda di non superare le due ore al giorno): un comportamento favorito dal fatto che la meta' dei bambini dispone di un televisore in camera propria.  
D'altro canto gli operatori sanitari potrebbero fare di piu'. Non sempre, infatti, le persone in eccesso ponderale ricevono consigli dai medici e dagli altri professionisti cui si rivolgono, per migliorare la propria condizione: cioe' ridurre l’apporto di calorie e aumentare l'attivita'à fisica. I numeri del sistema Passi parlano chiaro: a poco piu' della meta' (57 per cento) delle persone che si trovano in una condizione di eccesso ponderale, il medico consiglia di fare una dieta per perdere peso. Sull'attivita' fisica, poi, le cifre sono ancora piu' modeste: solo il 38 per cento degli intervistati in sovrappeso o obesi riferisce di aver ricevuto il consiglio di fare regolarmente attivita' fisica.
I sistemi di sorveglianza Passi e OKkio alla SALUTE hanno lo scopo di fornire alle Aziende sanitarie locali una robusta base di dati sui principali rischi per la salute, sulle frequenze e su come questi si modificano nel tempo, sui gruppi di popolazione particolarmente a rischio e sulle differenze tra popolazioni che abitano in aree diverse. L'integrazione tra le diverse sorveglianze di popolazione rafforza e motiva gli interventi realizzati dal sistema sanitario per la promozione della salute e consente di monitorarne i progressi. Inoltre, contribuisce a rafforzare la collaborazione interistituzionale, promossa dal programma nazionale Guadagnare Salute, finalizzata alla realizzazione di azioni che facilitino scelte di vita salutari.
 












Template design by Braz Design - Template coding by Digitest