Demenza senile, i casi raddoppieranno ogni 20 anni E-mail
Martedì 22 Settembre 2009 10:53
Il numero di persone che soffrono di demenza senile raddoppierà nei prossimi 20 anni. Lo hanno detto i ricercatori dell'Institute of Psychiatry al King's College di Londra: a causa dell'allungamento della vita media il numero di anziani che soffrono di malattie come l'Alzheimer è destinato a salire sempre più. "Nel 2010 gli ammalati di demenza senile saranno 35,6 milioni" ha detto Martin Prince, psichiatra a capo dello studio pubblicato sul World Alzheimer's Report 2009. "Nel 2030, raggiungeranno i 65,7 milioni, per poi passare a 115,4 milioni nel 2050". L'incremento dei casi varierà da paese a paese: nell'Europa si registrerà un aumento di "solo" il 40 per cento, mentre in Africa ed in America Latina si supererà un incremento del 125 per cento. "In paesi come la Cina, l'India e l'America latina, la popolazione sta rapidamente invecchiando. Nel 2050 la percentuale di ammalati di demenza che vivono in paesi a basso reddito passerà dall'attuale 57,7 per cento al 70,5 per cento" ha detto Prince. "I numeri sono sconvolgenti, ma ad essi non corrisponde un'azione adeguata. I fondi per la ricerca e i trattamenti sono inappropriati per l'impatto complessivo della demenza senile sulla società e la sanità. Si tratta di una vera e propria crisi globale che non possiamo più sottovalutare" ha detto. "Sono necessarie campagne di sensibilizzazione pubblica e raccolte fondi per la ricerca. Con i giusti fondi, la demenza può essere debellata".
 












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