Studio, i vecchi ricordi aiutano a ritardare la demenza senile E-mail
Venerdì 11 Settembre 2009 12:00
Ricordare i bei vecchi tempi non è solo nostalgia, ma anche un buon modo per allenare la memoria e limitare gli effetti della demenza senile. Per gli anziani, infatti, la "terapia dei ricordi" può migliorare sensibilmente le capacità cognitive e tenere la mente sveglia. "I risultati arrivano in fretta: bastano sei settimane per aumentare la memoria e l'elasticità mentale del 12 per cento" ha detto Catherine Haslam dell'Università di Exeter, prima autrice dello studio presentato al British Science Festival. Ascoltare i racconti di guerra del nonno, quindi, aiuterebbe a rinforzare la sua memoria e a ritardare l'arrivo della demenza. "Il deterioramento del cervello non viene arrestato, ma vengono recuperate delle abilità e delle capacità finora dimenticate" ha spiegato Haslam. "Ricordare eventi importanti come infanzia, matrimoni, festività familiari e storie di guerra è efficace come dei farmaci". Un efficacia che per i ricercatori ha però bisogno di un componente fondamentale: la socialità. "Non basta ricordare, bisogna anche parlarne" ha detto Haslam. "Gli effetti benefici si verificano solo quando i ricordi vengono raccontati in gruppo. Senza socialità, a cosa serve la memoria?".



 












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