Il CNR sviluppa nuove gammacamere ad alta risoluzione E-mail
Giovedì 25 Giugno 2009 13:09
Delle nuove gammacamere (apparecchiature per le immagini mediche) ad alta risoluzione spaziale sono state realizzate dai ricercatori del Centro Nazionale di Ricerca di Roma. Una gammacamera è un'apparecchiatura utilizzata per ottenere immagini scintigrafiche, cioè immagini mediche che utilizzano dei traccianti radioattivi. Le nuove gammacamere sono state presentate oggi al convegno “Obiettivo Salute: le nuove tecnologie e le ricerche del Cnr”, a Roma. Il convegno è nell’ambito di “Sanit 2009”, il forum internazionale sulla salute, e ha raccolto le ultime tecnologie brevettate e ricerche CNR nel campo della scienza medica. "Con queste nuove camere saremo in grado di ottenere immagini precise per diagnosticare e prevenire delle patologie difficilmente visibili, senza fare ricorso alla tomografia PET o altre tecniche costose" spiega  Alessandro Soluri, ricercatore dell’Istituto di ingegneria biomedica (Isib) del CNR di Roma. "Le camere sono già brevettate, le stiamo sviluppando all'azienda romana Li-Tech, uno spin-off del CNR specializzato in chirurgia radioguidata e diagnostica scintigrafica. Dovrebbero essere pronte in 1 anno o 1 anno e mezzo".  Due 2 brevetti, in particolare, rendono questa tecnologia più economica e pratica nelle rispetto alle tradizionali PET. "Si tratta di harware che possono ridurre la capacità di visione delle camere al di sotto dei 5 millimetri. Attualmente, le gammacamere esistenti che scansionano il corpo umano non possono scendere al di sotto di 1-1,5 centimetri" spiega Soluri. "Molte patologie,come ad esempio gli infarti, lasciano però segni più piccoli e quindi non sono visibili alle attuali gammacamere. Con la nostra tecnologia si potrà invece  cogliere patologie che finora passavano inosservate". I benefici della nuova tecnologia sono anche di natura pratica ed economica. "Mentre una PET costa fino ad un milione di euro, le nostre gammacamere arrivano a costare meno della metà, circa 300-400.000 euro. Inoltre, c'è da considerare il costo del tracciante radioattivo che viene usato per le immagini: quello che delle nostre camere è dalle 5 alle dieci volte più economico dei quello delle PET". Inoltre, aggiunge Soluri, le gammacamere già esistenti potrebbero essere "aggiornate" con la loro tecnologia. "In Italia ce ne sono attualmente più di 200. Gli hardware che abbiamo prodotto sono potenzialente compatibili con le gammacamere già esistenti. Potrebbero abbassare la capacità di visione da 15 millimetri fino a 7,5 - 8 millimetri. E' questa la via che la ricerca deve imboccare".
 












Template design by Braz Design - Template coding by Digitest