Un nuovo virus influenzale negli Stati Uniti: attenzione dei ricercatori E-mail
Scritto da Emanuele Perugini   
Giovedì 01 Dicembre 2011 12:26

Il governo degli Stati Uniti ha segnalato tre casi di infezione umana con il virus di origine suina, triplo riassortante, dell'influenza A H3N2. Tra il 10 e il 13 novembre 2011, tre bambini di 11 mesi, 2 anni e 3 anni, hanno manifestato sintomi di di malattie respiratorie febbrili. Tutti e tre i bambini sono stati assistiti dallo stesso presidio sanitario nello stato dell'Iowa. Nessuno e' stato ricoverato in ospedale e tutti e tre si sono poi ristabiliti.

Le analisi condotte il 18 novembre nel Laboratorio di Igiene dello Stato presso l'Università dell'Iowa hanno fatto scoprire il virus di origine suina, triplo riassortante, dell'influenza A (H3N2) (S-OtrH3N2). La conferma e' arrivata due giorni dopo grazie al sequenziamento dei Centers for Disease Control and Prevention.

I tre bambini frequentano la stessa struttura scolastica e attualmente c'e' un'indagine in corso. Finora, non e' emersa nessuna correlazione epidemiologica alla suina nei tre bambini. Si stanno svolgendo ulteriori indagini per identificare e caratterizzare la malattia negli altri asili vicini, nei membri della famiglia o in altre persone che siano venute a contatto con i bambini.

Si tratta del 16mo, 17mo e 18mo caso di infezione umana con il virus A (H3N2) negli Stati Uniti dal 2009. Ottavo, nono e decimo caso segnalati quest'anno.

L'Oms (Organizzazione Mondiale Sanità) sta monitorando la situazione in collaborazione con il governo statunitense, i CDC e altri partner.

"La novita' - ha spiegato a 30righenews.it Giovanni Maga, virologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pavia - e' che questo triplo riassortante ha acquisito uno dei geni del ceppo pandemico pH1N1 (la proteina di matrice M) che conferisce resistenza ad alcuni antivirali e che, per la prima volta apparentemente, questi 3 casi sono avvenuti in pazienti (bambini) non esposti a contatto con animali. nessun allarme al momento, anche perche' l'infezione non ha richiesto particolare cure e si e' risolta spontaneamente, ma e' un indizio che il virus pH1N1 e' in grado di fare nuovi riassortimenti con virus di origine suina potenzialmente generando altri virus pandemici". Il "capostitpite" di questo nuovo patogeno e' un virus che si e'generato presumibilmente in Nord America nel 1998 e da allora e'diventato endemico nei suini americani. "Parte del suo genoma - spiega Maga - (circa il 30%) ha contribuito al ceppo pandemico pH1N12009. Il fatto che in due anni (scarsi) sia comparsa nell'uomo una nuova variante dovuta al rimescolamento tra SOtrH3N2 e pH1N12009,  per me indica che questo virus e' ancora potenzialmente in grado di generare una possibile variante pandemica. credo che ne sentiremo paralre ancora".

 












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