Addio punti, ricercatori inventano nuovo gel per suturare E-mail
Scritto da Cristian Fuschetto   
Lunedì 29 Agosto 2011 11:22

Ago e filo addio. Un team della Stanford University ha inventato un nuovo metodo per suturare i vasi sanguigni. Piu' veloce, piu' pratico e piu' sicuro. La tecnica attualmente utilizzata e' pressoche' la stessa da 100 anni, da quando il chirurgo francese Alexis Carrel aveva inventato la tecnica allora rivoluzionaria, che gli e' poi valsa il Premio Nobel. Geoffrey Gurtner, docente di Microchirurgia presso la Stanford University e responsabile dello studio, ha utilizzato un gel poloxamer e bioadesivo, piuttosto che un ago e filo, per unire i vasi sanguigni su dei modelli animali. La procedura si chiama anastomosi vascolare e i risultati della ricerca sono stati pubblicati su Nature Medicine.
Il grande svantaggio delle suture 'tradizionali' e' rappresentato dal fatto che sono difficili da utilizzare sui vasi sanguigni piu' piccoli di 1 millimetro. Gurtner ha cominciato a pensare a delle alternative circa un decennio fa. ''Nel 2002 – ha ricordato – ero il capo della microchirurgia presso la Bellevue di New York, e abbiamo avuto un bimbo di 10-12 mesi di vita che si era amputato un dito con una ruota di una cyclette. Le abbiamo provate tutte, i vasi sanguigni erano cosi' piccoli che l'intervento ha richiesto oltre cinque ore, e alla fine ce la siamo cavati con tre punti di sutura''.
''Quello che mi ha colpito – ha continuato – e' stato sperimentare come a quei livelli di piccolezza saltasse completamente l’intero paradigma di cucire con una sorta di ago e filo''.
Le suture sono fastidiose perche' possono portare a complicazioni, come ad esempio l'iperplasia intimale, in cui le cellule rispondono al trauma dell'ago e del filo proliferando sulla parete interna del vaso sanguigno e provocando in quel punto un anomalo restringimento. Le suture inoltre possono scatenare una risposta immunitaria, con conseguente infiammazione del tessuto. Il nuovo metodo potrebbe eludere questi problemi. ''In definitiva, il metodo da noi sviluppato presenta il vantaggio di migliorare l'assistenza ai pazienti con amputazioni diminuendo i casi di ictus e attacchi cardiaci, e quindi riducendo anche i costi sanitari'', ha osservato Edward Chang, co-autore dello studio.
Il Poloxamer e' uno speciale biomateriale costruito con blocchi di polimeri le cui proprieta' possono essere invertite dal  riscaldamento, in modo da essere adattato alla temperatura corporea. Nei test sugli animali, la tecnica basata sul Poloxamer e' risultata essere cinque volte piu' veloce rispetto al metodo tradizionale, provocando minori infiammazioni e meno cicatrici. La nuova metodologia ha anche funzionato su vasi sanguigni estremamente sottili, fino a 0,2 mm di larghezza, di fatti impraticabili per le suture. ''E' in questi casi che brilla davvero'', ha detto Gurtner.
Anche se finora sono stati sviluppati altri metodi di sutura, essi in genere non hanno prodotto risultati migliori.  ''Spesso – si legge nello studio – l'uso di microclips, graffette o magneti e' di per se' traumatico ai vasi sanguigni principali, producendo tassi di insuccesso paragonabili o superiori ai casi di anastomosi suturata''.

 












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