Scoperte "cesoie" con cui il cervello "pota" le connessioni indesiderate E-mail
Scritto da Valentina Arcovio   
Mercoledì 09 Febbraio 2011 14:15

Proprio come i giardinieri si liberano delle erbacce quando coltivano i propri fiori, anche il cervello ha le sue cesoie per tagliare le connessioni molecolari indesiderate. A scoprirlo e' stato Peter Scheiffele, scienziato dell'Universita' di Basilea (Svizzera) in uno studio pubblicato sulla rivista Plos Biology. Il ricercatore, insieme al suo team, ha usato il microscopio per osservare il cervello in via di sviluppo di alcuni topolini ingegnerizzati in modo che i singoli neuroni e le loro connessioni si presentassero con differenti colori.
Durante lo sviluppo, le cellule nel cervelletto chiamate 'purkinje', fondamentali per il movimento, formano inizialmente un gran numero di connessioni, molte delle quali vengono poi 'potate' con la produzione della proteina morfogenetica dell'osso (BMP) 4, normalmente associata alla crescita ossea e alla guarigione. Nei topi ingegnerizzati per non avere questa proteina, le connessioni anormali sono rimaste, suggerendo che BMP4 e' la chiave per la 'potatura'.
I ricercatori hanno ammmesso di non sapere se le connessioni indesiderate sono indispensabili pietre miliari o semplicemente un 'accessorio', ma la loro scoperta potrebbe gettare nuova luce sulle malattie che si pensano essere collegate a 'misconnection' durante lo sviluppo cerebrale, come ad esempio l'autismo.

 












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