Staminali: create per la prima volta piastrine "funzionanti" da embrionali E-mail
Scritto da Valentina Arcovio   
Mercoledì 12 Gennaio 2011 13:40

Un'altra svolta arriva dalle cellule staminali. I pazienti sottoposti a chemioterapia o a trapianto d'organo potrebbero presto essere trattati con un agente vitale per la coagulazione del sangue, grazie all'utilizzo delle staminali embrionali. Un gruppo di scienziati della societa' americana Advanced Cell Technology (ACT) ha infatti creato delle piastrine del sangue a partire da cellule staminali embrionali e per la prima volta hanno dimostrato che queste sono in grado di riparare i tessuti danneggiati nei topolini di laboratorio. Le persone sottoposte a determinati trattamenti, come le terapie anticancro o a un trapianto. spesso hanno bisogno di trasfusioni di piastrine per riparare i tessuti danneggiati, i vasi sanguigni e per prevenire le emorragie incontrollate. Gli scienziati americani, come ha riportato il quotidiano britannico The Independent, ritengono che la nuova tecnica potrebbe rappresentare una fonte illimitata di piastrine che possono essere prodotte su scala industriale senza la necessita' di sangue umano.
Le piastrine svolgono un ruolo fondamentale nel complesso processo di coagulazione del sangue. Senza queste infatti i tessuti danneggiati non guariscono correttamente e velocemente e, di conseguenza, aumenterebbe il rischio di morire per emorragia interna.
Fino ad oggi le piastrine si sono ricavate tramite donazioni di sangue, tuttavia non possono essere congelate e hanno una breve vita che si aggira tra i sette e i 10 giorni.
La costante richiesta di piastrine puo' purtroppo portare a carenze ed e' per sostituire quelle prelevate dai donatori che i ricercatori stanno cercando di escogitare nuove strategie per produrre scorte illimitate a partire da cellule staminali.
Gli scienziati americani non hanno prodotto solo piastrine da cellule staminali embrionali umane in quantita' clinicamente utili, ma hanno dimostrato che esse funzionano una volta iniettate nelle cavie, proprio come potrebbero fare nel corpo umano. Per questo i ricercatori sono convinti che le piastrine prodotte con questa tecnica potrebbero rapidamente trovare la loro strada clinica. Inoltre, non contengono materiale genetico che possa aumentare i rischi di far sviluppare tumori al ricevente.
Robert Lanza, direttore scientifico dell'Advanced Cell Technology, ha detto che le piastrine prodotte in laboratorio funzionano come quelle normali anche nell'attivazione dell'agente coagulante naturale, la 'trombina'.
''Questi risultati - ha sottolineato - rappresentano un passo importante verso la creazione di un approvvigionamento potenzialmente illimitato di piastrine funzionale per le trasfusioni''.
Le piastrine sono state ricavate da una linea di cellule staminali derivate da un embrione 'avanzato' da una fecondazione in vitro. Le cellule staminali sono state poi indotte a sviluppasi in cellule specializzate chiamate 'megacariociti', in seguito coltivate in laboratorio per ottenere piastrine completamente mature. Lanza ha detto che si potrebbe utilizzare anche un metodo alternativo per ottenere cellule staminali senza usare embrioni umani. Conosciute come 'cellule staminali pluripotenti indotte' (Ips), questa tecnica comporta la modificazione genetica delle cellule della pelle di un paziente per produrre cellule staminali embrionali.
Le preoccupazioni sulla sicurezza delle Ips dovrebbero essere superate nel caso delle piastrine perche' non presentano alcun rischio cancro.
''Dal momento che le piastrine non contengono materiale genetico - ha sottolineato Lanza - e possono essere irradiate prima dell'uso, sono candidate ideali per il primo trasferimento clinico che coinvolge le Ips''.

 












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