Tumori: nanoparticelle bollenti eliminano cellule malate E-mail
Scritto da Valentina Arcovio   
Mercoledì 24 Novembre 2010 11:18

TUMORI: NANOPARTICELLE 'BOLLENTI' ELIMINANO CON SUCCESSO LE CELLULE MALATE

L'ipertermia magnetica fluida (MFH) e' stata utilizzata con successo contro i tumori alla prostata, al fegato e al seno. A esplorare questa nuova frontiera e' stato un gruppo di ricercatori della Virginia Tech, cosi' come hanno riportato al meeting dell'American Physical Society Division of Fluid Dynamics (DFD) a Long Beach, in California,
La procedura, in pratica, permette di 'friggere' le cellule all'interno dei tumori. Le nanoparticelle magnetiche vengono iniettate nel corpo per via endovenosa, ma si diffondono selettivamente nei tessuti cancerosi. Aggiungendo un elevata frequenza del campo magnetico, le particelle si riscaldano, innalzando la temperatura delle cellule tumorali.
''L'intero volume del tumore - ha detto Monrudee Liangruksa della Virginia Tech - viene riscaldato ad una temperatura stabilita - in genere 42 gradi Celsius (107,6 gradi Fahrenheit) - per 30 minuti''.
Il risultato? Quando le nanoparticelle vengono riscaldate, le cellule tumorali muoiono senza effetti negativi per il tessuto sano circostante.
Per perfezionare ulteriormente la tecnica, i ricercatori hanno esplorato gli effetti di diversi tipi di nanoparticelle magnetiche. Le varieta' piu' promettenti sono risultate quelle di ferro-platino, di magnetite e di maghemite, le quali provocano un riscaldamento terapeuticamente utile. ''Tuttavia, vogliamo usare l'MFH negli esseri umani - ha detto Liangruksa - e gli agenti piu' biocompatibili sono la magnetite e la maghemite. Ferro-platino sono invece tossiche e vulnerabili all'ossidazione''.

 












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