Studio, Ginko biloba inefficace per la memoria E-mail
Mercoledì 30 Dicembre 2009 12:54
Molte persone prendono pillole e erbe derivate dal Ginko biloba per migliorare la memoria e la concentrazione. Tuttavia, una nuova ricerca ora rivela che la pianta di origine cinese, usata nella medicina tradizionale da secoli, non ha alcun effetto sulla memoria o nel prevenire l'invecchiamento del cervello.
Lo studio, condotto dall'University of Pittsburgh negli Stati Uniti, e pubblicato sul Journal of the American Medical Association, e' il piu' grande del suo genere ed ha convolto oltre 3.000 persone dai 72 ai 96 anni.
''I derivati delle foglie del Ginko biloba sono spacciati sul mercato come rimedi contro la perdita di memoria e contro l'invecchiamento. Si ritiene che contengano un principio attivo che aumenta il flusso sanguineo, proteggendo il cervello dal declino'', ha detto Beth Snitz, ricercatrice a capo dello studio. ''Tuttavia, non abbiamo trovato alcuna prova che il Ginko biloba rallenti il declino cognitivo negli anziani, o che protegga da malattie neurodegeretative come l'Alzheimer'', ha aggiunto. I ricercatori hanno somministrato a meta' dei partecipanti pillole al Ginko biloba per sei anni, mentre all'altra meta' e' stato dato un placebo. ''Tra i due gruppi non abbiamo riscontrato alcuna differenza significativa'', ha concluso Snitz. Studi precedenti avevano suggerito che il Ginko biloba potesse avere altri benefici per la salute, come ad esempio una riduzione dei danni cerebrali in caso di ictus. La pianta e' comunque sconsigliata a donne incinte e in allattamento, e puo' causare effetti collaterali come mal di testa, allergie, ed in alcuni casi perdite eccessive di sangue.
 












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