Diabete: Cer finanzia una ricerca indipendente E-mail
Scritto da Cordis   
Martedì 15 Settembre 2009 15:09

Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha dato il via libera a una scienziata e al suo team di ricerca per studiare l''albuminuria', un indicatore di malattia dei reni. A darne notizia e' stato il sito europeo Cordis. Il meccanismo di finanziamento del Cer, conosciuto come 'Starting Grant', permette ai ricercatori che si trovano nella prima fase della loro carriera di condurre studi indipendenti.
Sanna Lehtonen dell'Universita' di Helsinki in Finlandia e' una degli oltre 200 ricercatori a ricevere fino a 2 milioni di euro in finanziamenti (per un periodo di 5 anni) dalla piu' recente fase degli 'Starting Grant' del Cer. Cio' costituisce il seguito della prima fase di finanziamento risalente al 2007, durante la quale 299 beneficiari avevano ricevuto l'autorizzazione dal Cer per lavorare sui programmi e sulle aree di ricerca da loro ideati.
Il meccanismo degli 'Starting Grant' ha un ruolo importante nel dare ai leader emergenti della scienza l'opportunita' di staccarsi dal lavoro sotto supervisione, in modo da guidare il proprio team di ricerca. Significativamente il meccanismo di sovvenzione conferisce ai richiedenti la liberta' di proporre le proprie idee, invece di candidarsi per un bando con una serie prestabilita di argomenti di ricerca.
''Ricevere la sovvenzione del Cer e' stata una notizia fantastica per me. Adesso possiamo finalmente fare alcune cose che prima potevamo soltanto pensare e sognare'', ha detto lLehtonen, il cui team usera' il finanziamento per studiare una grave complicazione del diabete in un progetto chiamato 'DiaDrug'.
Conosciuta come nefropatia, questa complicanza viene sviluppata da un terzo degli ammalati di diabete. Il suo sintomo piu' precoce - la 'microalbuminuria' - puo' persino portare a una malattia renale che potrebbe richiedere la dialisi o un trapianto di rene.
Un aumento del rischio di nefropatia diabetica e' stato collegato alla resistenza all'insulina. I due obiettivi chiave del 'DiaDrug' sono lo studio della connessione tra tale resistenza e lo sviluppo di 'albuminuria' e la comprensione del meccanismo che porta allo sviluppo della resistenza all'insulina nei podociti (cellule epiteliali glomerulari).
Secondo quanto dichiarato da Lehtonen, si e' appena scoperto che i podociti rispondono all'insulina e aumentano la loro capacita' di assorbimento di glucosio durante la stimolazione con insulina. ''I nostri studi si concentrano sull'analisi del ruolo della segnalazione dell'insulina e del trasporto di glucosio e la regolazione del citoscheletro di actina nei podociti, puntando quindi a definire i meccanismi che portano a perturbazioni nella funzione di ultrafiltrazione dei reni e allo sviluppo di albuminuria'', ha spiegato.
Lehtonen, che conduce i suoi studi in questo campo sin dai primi anni 1990, spera di identificare tipi di farmaci che potrebbero portare a una cura delle prime fasi della nefropatia.
''L'incidenza del diabete sta aumentando a velocita' allarmante in tutto il mondo. Le complicanze renali sono le piu' gravi delle complicazioni di questa malattia e sono anche collegate a un maggior rischio di malattie cardiovascolari'', ha commentato Lehtonen.
''La cura del diabete riguarda una gran parte dei costi per la salute pubblica in tutti i paesi, e quindi capire i meccanismi che portano allo sviluppo delle complicanze - specialmente la nefropatia - identificarle in una fase piu' precoce e trovare nuovi obiettivi farmacologici e nuovi farmaci per prevenire il progresso della complicanza sono i campi in cui la ricerca si sta attualmente concentrando'', ha concluso la scienziata.

 

 

 












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