Atrofia muscolare, scienziati italiani sviluppano nuova terapia E-mail
Mercoledì 12 Agosto 2009 16:51
I disordini neurogenerativi finora incurabili potrebbero essere sconfitti da una nuova terapia sviluppata da scienziati italiani. Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Neuron, promette infatti di combattere la malattia di Kennedy (Atrofia muscolare spinale e bulbare) grazie ad un trattamento diretto sul muscolo. "La malattia di Kennedy causa debolezza muscolare ed atrofizzazione dei muscoli" ha spiegato Maria Pennuto, del Dipartimento di Neuroscienza dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. "Recenti scoperte hanno rivelato che una mutazione del gene per il recettore degli androgeni (AR) causa questa malattia, creando un accumolo di proteine dannose per i nervi muscolari". I ricercatori hanno quindi identificato due sostanze, Akt e IGF-1, che riescono a bloccare l'attivazione dei recettori AR. "Questo impedisce l'accumulo di proteine dannose nel muscolo e la sua degenerazione" ha detto Pennuto. "Inoltre, queste sostanze hanno aumentate le performance motorie, il peso e la sopravvivenza dei topi in cui sono state sperimentate. Il nostro studio è il primo a dimostrare un trattamento efficace per questa malattia finora incurabile".
 












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