| Innovazione: imbottigliamento R&S taglia i costi e favorisce il riciclo |
| Scritto da Cordis |
| Venerdì 11 Settembre 2009 15:03 |
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Le aziende produttrici di birra che desiderano creare nuove bottiglie, piu' di tendenza, per i loro marchi dovrebbero calcolare quanto costa separare le nuove bottiglie da quelle vecchie nel processo di riciclaggio. Una collaborazione tra l'azienda tedesca Syscona che si occupa di R&S e la fabbrica di birra olandese Grolsch ha avuto come risultato il lancio di una bottiglia dal design innovativo che non solo pesa meno sulle loro tasche ma migliora il processo di riciclo. Il progetto, descritto in un articolo pubblicato dal notiziario Cordis, e' stato sostenuto dalla rete Eureka, che aiuta a intensificare la competitivita' europea attraverso il suo sostegno alle aziende, ai centri di ricerca e al mondo accademico aventi come obiettivo lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi. I dirigenti della Grolsch hanno detto che la pubblicita' della birra in bottiglia si concentra su come convincere i consumatori a scegliere la birra di un'azienda piuttosto che un'altra e su come rilanciare la birra in una nuova bottiglia. ''Il branding e' molto, molto importante nel mercato'', ha spiegato Susan Ladrak-Keppels, manager della programmazione presso la Grolsch. La Grolsch ha detto che desiderava introdurre una bottiglia con un nuovo design ma che voleva avere un quadro chiaro degli ulteriori costi che sarebbero emersi dal dover separare le nuove bottiglie da quelle standard durante il processo di riciclo locale. I consumatori olandesi restituiscono regolarmente le bottiglie vuote ai negozi, che a loro volta le restituiscono alle fabbriche di birra perché queste le riciclino. L'azienda olandese ha deciso di collaborare con la Syscona, una piccola azienda con sede a Freudenberg-Niederndorf, che avrebbe sviluppato una soluzione tecnica in grado di misurare quante bottiglie della Grolsch erano in ogni pallet. Questo avrebbe tenuto i costi di separazione al minimo. La selezione della Grolsch di Syscona e' stata fatta usando dati provenienti da studi sul comportamento dei consumatori che si concentravano sulla restituzione di casse piene di bottiglie ai negozi e sul presupposto che la percentuale di bottiglie della Grolsch nelle casse nello strato superiore del pallet rappresenta la percentuale delle bottiglie della Grolsch in tutto il pallet. Secondo quanto consigliato sulla base dei calcoli del gruppo, solo i pallet che contenevano piu' di una quantita' predeterminata di bottiglie 'estranee' dovevano essere separate. Secondo la ricerca, altri pallet potevano essere mandati ai nastri di riempimento direttamente dai magazzini dei vuoti. Le due aziende hanno terminato la prima fase del progetto: i risultati hanno mostrato che gli olandesi generalmente non mischiavano le varie marche di bottiglie vuote. Quindi lo sviluppo di una nuova linea di separazione presso la fabbrica, che sarebbe costata circa 8 milioni di euro, sarebbe stato uno spreco di denaro, hanno detto i ricercatori. I pallet che avevano una piccola quantita' di bottiglie estranee potevano essere mandati alla linea di produzione normale della Grolsch che non le avrebbe riempite di birra Grolsch, hanno aggiunto. ''Oltre un certo numero di bottiglie non-Grolsch, si sarebbe causata un'eccessiva perturbazione della linea e cio' sarebbe stato inefficiente'', ha detto Ladrak-Keppels. Il gruppo tedesco ha inoltre creato una macchina in grado di identificare le bottiglie nelle casse dello strato superiore di un pallet. Il team ha detto che anche se le bottiglie nuove e vecchie della fabbrica di birra potrebbero essere identificate, oltre alle bottiglie indesiderate di altre marche, la macchina potrebbe essere programmata per mandare i pallet contenenti poche o nessuna bottiglia estranea direttamente alla linea di produzione e per mandare le bottiglie che devono essere selezionate a un'altra area dove sarebbero rimosse manualmente. ''Abbiamo dovuto sviluppare una nuova generazione completa di sistemi di ispezione'', ha detto Kurt Spiegelmacher, technical manager della Syscona. ''Siamo la prima azienda in grado di rilevare il contenuto di tutto un pallet'', ha concluso. |