Chicco Testa: "i cittadini pagano i costi del non fare"
Lunedì 29 Settembre 2008 15:52
«Non realizzare o semplicemente lasciare a metà la costruzione di un'opera pubblica ha un costo davvero molto alto che va tutto a carico del cittadino». A dirlo è Chicco Testa, presidente dell'Associazione Pimby che ha come obiettivo quello di promuovere il dialogo tra le amministrazioni pubbliche locali e la cittadinanza a livello nazionale e internazionale al fine di realizzare infrastrutture e impianti indispensabili alla modernizzazione del Paese. La stessa associazione ogni anno assegna il Premio Pimby, ovvero un riconoscimento per le amministrazioni pubbliche e i gruppi di interesse che hanno realizzato opere e progetti per lo sviluppo del territorio.
Perché non fare un'infrastruttura costa di più?
«La verità è che determinate opere pubbliche sono necessarie per la vita del cittadino. Le faccio un esempio. Lasciare a metà un'opera come la metropolitana di Roma, non solo significa aver buttato via l'investimento iniziale, ma anche costringere i cittadini a utilizzare il proprio mezzo con tutti i costi che ne conseguono. Per fare poi un esempio più forte, basta pensare a quello che è successo e sta succedendo in Campania per colpa dei rifiuti. Il prezzo pagato e che si sta pagando per questa situazione è esorbitante. Per non parlare di quanto avviene nel nostro paese nel settore energetico, dove dipendiamo quasi completamente dall'estero».
Ma cosa blocca la realizzazione di queste infrastrutture?
«I fattori in gioco sono tanti. Credo però che la responsabilità di questa situazione sia di una cattiva leadership del Paese, sempre divisa e rissosa. Una situazione del genere confonde il cittadino che non sa più qual è la verità».
Non esiste quindi una soluzione al problema?
«Sì, esiste. Basterebbe prendere delle decisioni e portarle avanti. Se ad esempio si decide di realizzare una determinata infrastruttura, dopo averla posta al vaglio degli esperti, bisogna passare alla sua realistica concretizzazione senza che lungaggini burocratiche o altri fattori iriilevanti la blocchino».
 












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