L'INGV è in difficoltà: lettera aperta al governo
Mercoledì 10 Giugno 2009 15:50

"L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è in difficoltà. L’ente che ha come ruolo primario il servizio di sorveglianza sismica e vulcanica del territorio italiano corre il concreto rischio di perdere buona parte del personale precario e, con esso, la capacità di svolgere il proprio compito in modo efficiente". Questo si legge in una lettera aperta dei lavoratori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia rivolta al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, e al Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta. La lettera, diffusa come comunicato stampa, esprime molta preoccupazione per "il futuro di oltre 300 lavoratori precari, di cui quasi 250 inseriti nel processo di stabilizzazione del personale. Ricercatori e tecnici precari che in una lunga carriera hanno maturato una formazione scientifica di altissimo profilo, competenze che hanno permesso di indirizzare l’intervento della Protezione Civile fin dai primi secondi successivi al disastroso terremoto dell'Aquila". L'INGV rivendica il suo ruolo fondamentale nei momenti di crisi successivi al sisma, e il suo stato di "eccellenza mondiale in ambito geofisico". Molti dei lavoratori dell'INGV, sostiene la lettera "vedono davanti a sé solo incertezza. E’un’incertezza che si ripercuote non solo sulla propria serenità, ma soprattutto sullo svolgimento dei servizi, che possono essere compromessi dalla perdita delle loro competenze. Qualcuno è già andato via, per scelta personale. Molti potrebbero essere costretti a farlo, per condizione necessaria". Difficile a quel punto spiegare, secondo la lettera, a chi vive in aree sismiche o prossime ai vulcani  A quel punto sarebbe difficile spiegare, a chi vive in aree sismiche o vicino ai vulcani (il 70% della popolazione italiana) come mai quelle attività così fondamentali per la loro stessa sicurezza sono state abbandonate. Tre ordini del giorno sono stati approvati alla Camera e al Senato, con l’impegno del Governo ad intraprendere con urgenza tutte le misure necessarie ad assicurare il completamento del processo di stabilizzazione del personale e a garantire all'Istituto stesso la possibilità di avvalersi della prosecuzione dei contratti di lavoro a termine. " Chiediamo al Governo" conclude la lettera "un immediato provvedimento che permetta di garantire il lavoro del personale precario dell’INGV". 

 

 












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