Farmaco contro l'osteoporosi potrebbe provocare fratture al femore E-mail
Trattare per lungo tempo l'osteoporosi con il farmaco 'alendronato' potrebbe aumentare il rischio di frattura al femore. Questo e' quanto emerso da una serie di ricerche, una delle quali e' stata pubblicata sulla rivista Journal of Orthopaedic Trauma.
Secondo i ricercatori, l'uso prolungato dell'alendronato potrebbe ''sopprimere il metabolismo osseo, limitando la capacita' del tessuto di riparare i danni microscopici aumentando cosi' il rischio di frattura''.
La diafisi del femore, la parte centrale delle ossa, si puo' rompere spontaneamente o in seguito a traumi anche piccolissimi.
I ricercatori hanno analizzato circa una ventina di casi di donne sottoposte al trattamento con l'alendronato per circa 6 anni.
''Anche se non abbiamo stabilito un rapporto causale, l'associazione e' abbastanza forte da prendere in considerazione l'effetto dell'alendronato'', hanno detto i ricercatori.
Questo studio non e' sta l'unico a mettere in evidenza gli eventuali effetti negativi del farmaco contro l'osteoporosi. Nel 2005, infatti, un gruppo di scienziati dell'Universita' del Texas (Stati Uniti), hanno analizzato dei casi molto simili.
Adesso la societa' Merck, produttrice di Fosamax (il nome commerciale piu' popolare dell'alendronato) ha annunciato su un articolo del New York Times che esaminera' se queste fratture possono essere realmente associate all'uso prolungato del farmaco.
 












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