I vincitori del Premio Lagrange-Fondazione CRT sui Sistemi Complessi E-mail
L’economista W. Brian Arthur e il matematico Yakov G. Sinai sono i vincitori del Premio Lagrange-Fondazione CRT sui Sistemi Complessi

Il giornalista inglese Philip Ball si aggiudica il riconoscimento per la sezione riservata alla divulgazione scientifica

(Agi) - Torino – L’economista W. Brian Arthur del Santa Fe Institute (Usa) e il matematico Yakov G. Sinai dell’Università di Princeton (Usa) sono i vincitori della Ia Edizione del Premio Lagrange-Fondazione CRT sui Sistemi Complessi. A Philip Ball, giornalista free lance inglese, è stato assegnato il premio per la divulgazione scientifica. Si tratta del primo riconoscimento internazionale dedicato alla ricerca nel campo della Scienza della Complessità promosso nel 2007 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
Premio Lagrange
con il coordinamento scientifico della Fondazione ISI, uno degli Istituti più autorevoli a livello mondiale in questo settore. Prestigioso e unico nel panorama internazionale della ricerca sui sistemi complessi, il Premio Lagrange-Fondazione CRT prevede due premi da 75 mila euro ciascuno per i due scienziati e un riconoscimento di 25 mila euro per il professionista della comunicazione (giornalista, divulgatore, editore) che si sia distinto nella diffusione della cultura della Complessità.
La cerimonia di premiazione si svolgerà oggi a Torino, presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi, alla presenza di Andrea Comba, Presidente della Fondazione CRT, di Tullio Regge, Presidente della Fondazione ISI, e di numerosi esponenti della comunità scientifica internazionale insieme a personalità del mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale.
W. BRIAN ARTHUR, Professore Esterno all’Istituto di Santa Fe negli Stati Uniti, è uno dei più autorevoli economisti a livello internazionale e uno fra i maggiori esperti mondiali nello studio della evoluzione correlata di tecnologia ed innovazione. Arthur è stato coinvolto nella scienza della complessità sin dai primi giorni ed ha contribuito in modo significativo a comprendere il modo in cui modello e struttura si auto-organizzino. Il suo ruolo è stato cruciale nel creare una versione più realistica, di non-equilibrio, dell’economia. Nel 1990 gli è stato assegnato il Premio Schumpeter per l’Economia.
YAKOV G. SINAI, Professore di Matematica all’Università di Princeton negli Stati Uniti, è uno dei più influenti matematici e fisici matematici del XX secolo. Sinai ha contribuito al progresso della fisica matematica moderna con risultati di importanza cruciale nella teoria dei sistemi dinamici e nella teoria delle probabilità, che costituiscono la piattaforma concettuale su cui la teoria dei sistemi complessi ha iniziato a svilupparsi. È membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti e dell’Accademia delle Scienze Russa ed è stato insignito di numerosi riconoscimenti: Medaglia Boltzmann (1986), Medaglia Dirac (1992), Premio Dannie Heineman per la Fisica Matematica (1989), Premio Wolf per la Matematica (1997), Premio Nemmers (2002).
“Offrendo un concreto sostegno alla ricerca sull'organizzazione dei sistemi complessi la Fondazione CRT ha voluto raccogliere i segnali di un sensibile interesse del mondo economico e sociale verso questo ramo di attività scientifica, solo apparentemente di ricerca pura, ma ricco di potenziali applicazioni in infiniti settori produttivi. Fin dall’avvio del progetto, infatti, la strategia che ci guida è di favorire, grazie alla partnership con Fondazione ISI, la creazione di un sistema virtuoso per il trasferimento di conoscenza dei risultati delle ricerche nel campo della Complessità verso il mondo delle imprese”, ha affermato Andrea Comba, Presidente della Fondazione CRT.
“Il compito straordinario del metodo della complessità è di traghettare la scienza attraverso un cambiamento epocale che ci permette di esplorare, colonizzare e sviluppare il territorio dell'interdisciplinarità, naturale terreno di coltura di tale paradigma con la sua geografia di cui gli oggetti elementari sono, talora, gli esseri umani. Questa scienza è indissolubilmente legata al nome di Lagrange ed è per questo che il progetto culturale, entro cui e' nato il Premio, porta il suo nome”, ha affermato Mario Rasetti, Segretario Generale della Fondazione ISI.
 












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