Energia: Enea misura effetti e costi di innovazione tecnologica E-mail
Scritto da Valentina Arcovio   
Giovedì 11 Febbraio 2010 18:15

Misurare gli effetti e i costi dell'innovazione tecnologica in campo energetico. E' questo lo scopo delle analisi di scenario effettuate dall'ENEA sul sistema energetico nazionale.
Questo lavoro è finalizzato alla valutazione della praticabilità e dei costi di una politica energetica che si pone l'obiettivo di far crescere la sicurezza nell'approvvigionamento dell'energia e di ridurre le emissioni di gas serra ottemperando agli impegni assunti dall'Italia in ambito comunitario.
Risponde a questi obiettivi la de carbonizzazione del sistema energetico e cioè la riduzione del ricorso alle fonti fossili che costituiscono la prima causa di aumento delle emissioni e la cui importazione dall'estero ha superato in Italia nel 2008 l'85 per cento della domanda complessiva di energia,  comportando un costo per il Paese vicino a 60 miliardi di Euro.
Le analisi di scenario realizzate dall'ENEA con il ricorso a modelli tecnologici largamente in uso a livello internazionale, consentono di misurare, con riferimento ad una scala temporale, gli effetti sul sistema energetico, e i relativi costi, di interventi di innovazione tecnologica in campo energetico. 
A questo fine lo scenario di riferimento, che rispecchia la situazione attuale e comprende le misure già adottate, viene confrontato con scenari che prevedono una accelerazione nell'adozione di tecnologie per un uso più efficiente dell'energia, per il ricorso a fonti rinnovabili, per un uso ambientalmente più sostenibile delle fonti fossili (scenari di 'accelerazione tecnologica'). 
Nel breve-medio periodo (2010-2020), nello scenario di 'accelerazione tecnologica', l'effetto più rilevante in termini di riduzione dei consumi e di emissioni serra è dovuto all'adozione di tecnologie per migliorare l'efficienza negli usi finali dell'energia. Si tratta, infatti, di tecnologie di applicazione relativamente immediata su sistemi industriali, civili e per la mobilità già strutturati per riceverle: si migliora la coibentazione degli edifici, si sostituiscono i sistemi di illuminazione, si riducono i consumi dei veicoli, l’industria produce con maggiore efficienza energetica.
Nel lungo periodo (2020-2040) diminuisce percentualmente il contributo delle tecnologie per l'efficienza energetica negli usi finali e cresce quello delle diverse tecnologie per la generazione elettrica da fonti rinnovabili e dal nucleare.
Nel breve-medio periodo il contributo più rilevante viene infatti dalla diffusione di tecnologie già disponibili sul mercato mentre solo nel lungo periodo si possono dispiegare le potenzialità di quelle tecnologie rispetto alle quali si intende investire già da oggi in termini di ricerca e sviluppo industriale.

 












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