Nasce a Los Alamos la wikipedia dell'energia E-mail
Scritto da Leonardo De cosmo   
Giovedì 30 Luglio 2009 13:13

Una grande banca dati online dove basta collegarsi per consultare le informazioni relative a tutti gli impianti di produzione di energia del mondo, le emissioni, le reti di trasmissione, le risorse e, infine, il modo in cui tale energia viene utilizzata. Tutto questo è GEO, l’Osservatorio Globale dell’Energia, un progetto ideato da Rajan Gupta, ricercatore dei Laboratori di Los Alamos (Usa).

Ispirandosi a Wikipedia, lo studioso americano, sostenuto da una squadra di studenti, ha creato con GEO una piattaforma per condividere e analizzare le informazioni che verranno inserite dagli utenti stessi. “È fondamentale che un database concepito in questo modo abbia dati assolutamente esatti – ha spiegato Gupta – per questo ci siamo ispirati ai meccanismi utilizzati dalle enciclopedie libere, come Wikipedia e il peer-rewiew delle riviste scientifiche. Si tratta di un progetto molto ambizioso che punta a creare un enorme contenitore di informazioni circa lo stato effettivo, qualitativo e quantitativo della produzione energetica mondiale”.

 

Il dibattito sull’apporto delle attività umane nei cambiamenti climatici in atto sul nostro pianeta ha mostrato l’esigenza di avere dati corretti e imparziali sulle emissioni inquinanti che produciamo. La necessità della creazione di un database libero nasce anche dalla difficoltà di reperimento di queste informazioni, spesso frammentate, confusionarie, se non inaccessibili.

I ricercatori di Los Alamos stimano di poter avere entro agosto i dati relativi al 50 per cento dei maggiori impianti di produzione energetica. “Gran parte dei dati raccolti in GEO – ha continuato Gupta – arriva dalle organizzazioni responsabili del monitoraggio del sistema energetico nazionali oppure dalle compagnie elettriche. Il prossimo passo sarà quello di verificare se il nostro modello Wiki saprà dimostrare l’inconsistenza dei dati e correggere gli errori”.

L’obiettivo finale del progetto è quello di contribuire a rendere trasparente il sistema energetico mondiale, proponendosi come strumento per guidare la transizione verso un razionale ed efficiente uso dell’energia. La continua richiesta di maggiori risorse energetiche, che si accordi allo stesso tempo al problema della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici, rende necessario e urgente lo sviluppo di un nuovo sistema energetico. Con un incremento così elevato della popolazione mondiale gli scenari geopolitici stanno rapidamente cambiando ed entro la metà del secolo – ha osservato Gupta – raggiungeremo la cifra di 10 miliardi: “L’aumento della popolazione corrisponderà anche ad un aumento degli standard di vita cosicché sempre più persone chiederanno un maggiore accesso alle risorse e, quindi, all’energia”.

Per poter rispondere alle sfide poste da questi scenari, è necessario comprendere la situazione attuale nella sua interezza. Secondo il ricercatore americano, solo attraverso l’analisi di dati imparziali e verificati sarà possibile determinare con precisione l’effettiva impronta ecologica delle attività umane e le emissioni inquinanti, e poter rispondere così alle sfide imposte dai cambiamenti climatici.

“Confido nel fatto che GEO diventi un punto di riferimento per scienziati e giornalisti che vogliano fare corretta informazione – ha concluso Gupta – non abbiamo intenzione di porci come antagonisti delle compagnie energetiche,aspiriamo bensì a fornire un ulteriore strumento alla discussione scientifica per approdare a un’energia economica e pulita per tutti”.

Il progetto GEO, Global Energy Observatory, è consultabile all’indirizzo http://openmodel.newmexicoconsortium.org 

 












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